IL LIBRO

De Vitis si svegliò nel cuore della notte.

Avvertì una strana vibrazione, seguita da uno scricchiolio cupo, come se la ruota cerchiata di ferro di un pesante carro avesse frantumato una lastra di vetro spesso.

Pochi minuti dopo udì l’ululato della sirena di una nave e si drizzò a sedere nel mezzo di quel letto che ormai da tanto tempo non divideva con nessuno.

La sirena risuonò nuovamente nella notte, poi ancora e ancora, a intervalli regolari.

Il medico cercò a tentoni gli zolfanelli e finalmente, dopo due tentativi, accese la candela che teneva sul comodino.

«Troppo vicina, troppo vicina!» pensò mentre si affrettava verso la cucina.

Poi, nella baia, risuonarono i rintocchi a martello della campana grande dell’Annunziata.

Solo allora De Vitis finalmente capì: «Cristo santo!» esclamò, «Un naufragio!»

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